Catalogo Tecnico Cover-Life

Lastre di copertura Catalogo tecnico

2 INDICE Lastre di copertura Progetto “Life” Il Polim-Cryl Garanzia Caratteristiche tecniche Definizione dei componenti della copertura Effetti degli agenti atmosferici sulle coperture Carico della neve La condensa Strutture portanti e sovracoperture Posa - Avvertenze generali Taglio delle lastre Fissaggio delle viti per tutte le tipologie di lastre Tabella comparativa delle coperture Modello lastra Coppo Modello lastra Coppo spessorata Pannello isolante in isopolistirene espanso per lastra Coppo Installazione lastra Coppo Accessori lastra Coppo Modello lastra Rustica Installazione lastra Rustica Accessori lastra Rustica Modello lastra Tegola spessorata Installazione lastra Tegola spessorata Accessori lastra Tegola spessorata Modello lastra Olandese spessorata Installazione lastra Olandese spessorata Accessori lastra Olandese spessorata Modello lastra Latina Installazione lastra Latina Accessori lastra Latina Modello lastra Piana spessorata Installazione lastra Piana spessorata Accessori lastra Piana spessorata Modello lastra Ondina BiColor Modello lastra Ondina Modello lastra Small Cover profilo Ondina Installazione lastra Ondina Modello lastra Grekina Installazione lastra Grekina Accessori lastra Ondina, Small Cover Ondina e Grekina Modello lastra Etruria spessorata Installazione lastra Etruria spessorata Pannello isolante in isopolistirene espanso per lastra Etruria spessorata Accessori lastra Etruria spessorata Modello lastra Greca Modello lastra Greca spessorata Installazione lastra Greca Pannello isolante in isopolistirene espanso per lastra Greca Modello lastra Onda Romana Modello lastra Romana Egeo spessorata Installazione lastra Romana Accessori lastra Romana Installazione tetto curvo Etruria, Greca e Romana Accessori universali per lastre Certificazioni aziendali / Certificazioni tecniche Resistenza agli agenti chimici 03 03 03 03 04 09 11 11 12 14 14 16 17 18 20 21 23 24 25 27 28 29 31 32 33 35 36 37 39 40 41 43 44 45 47 48 49 50 52 53 54 57 58 60 61 63 64 65 68 69 70 71 73 75 77 80 82

3 Lo sviluppo di tecnologie innovative alternative all'amianto nelle coperture civili ed industriali, con materiali riciclabili e con un elevato risparmio energetico è sponsorizzato dalla COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE PROGETTO "LIFE". Cover-Life è una speciale lastra stratificata realizzata in Polim-cryl sulla base di tecnologie derivanti da brevetti internazionali. L'alto livello di specializzazione tecnica e l’utilizzo di materiali e processi produttivi innovativi consentono alle lastre di superare i più severi standard di certificazione e garantire un'elevata qualità alle coperture realizzate. Le lastre Cover-Life offrono impermeabilità a pioggia, neve e grandine, assicurando un veloce smaltimento dell’acqua piovana. Inoltre, la composizione stratificata e realizzata con tecnopolimeri, consente di ottenere un elevato grado di isolamento acustico e termico. Le lastre offrono un’ottima resistenza agli urti, sono utilizzabili per tutti i tipi di coperture, come ad esempio abitazioni civili, di edifici industriali e rurali (anche per coperture centinate di impianti, capannoni industriali e per il tamponamento verticale delle pareti). LASTRE DI COPERTURA IL PROGETTO “LIFE” Le lastre Cover-Life sono realizzate in Polim-Cryl, un materiale ad elevato contenuto tecnologico, sia per la composizione che per le tecniche di produzione. La speciale struttura a strati, realizzati ciascuno secondo formulazioni e spessori ben determinati, conferisce alle lastre le note caratteristiche di resistenza, leggerezza ed elasticità, necessarie per le lastre di copertura. La lastra è composta da tre strati: Superiore: conferisce la resistenza agli agenti atmosferici e l’aspetto estetico (colore); Centrale: determina la resistenza meccanica; IL POLIM-CRYL A sostegno della qualità dei propri prodotti, Cover-Life fornisce garanzie sulla durabilità della singola lastra fino a 15 anni (in proposito vanno verificate e rispettate le condizioni di garanzia riportate nel documento commerciale fornito in fase di offerta). Le lastreCover-Life sono coperte da garanzia subordinata al totale rispetto delle indicazioni di montaggio presenti nel nostro catalogo. Il mancato rispetto delle indicazioni fornite, l'utilizzo improprio delle lastre e l'utilizzo di accessori di fissaggio diversi comporta l'immediato decadimento della garanzia. Inferiore: conferisce elasticità e resistenza agli agenti corrosivi rendendo le coperture ideali anche per le installazioni residenziali, industriali e zootecniche. GARANZIA

COMPORTAMENTI ALLE ALTE E BASSE TEMPERATURE Le lastre Cover-Life, grazie alla loro composizione, offrono un’elevata resistenza ai cicli termici, ovvero mantengono inalterate le loro proprietà anche quando esposte ai cicli termici dovuti all’alternanza di basse ed alte temperature per effetto dell’escursione termica giorno/notte ed estate/inverno. Inoltre, lo strato superiore della lastra fornisce un’ottima resistenza all’abrasione dovuta allo scorrimento di neve e ghiaccio oltre che a un’elevata resistenza allo shock termico da questi causato. Queste caratteristiche, unite ad un basso coefficiente di dilatazione termica, conferiscono alle lastre Cover-Life un’ottima stabilità dimensionale. Durante l'esposizione al sole nei periodi più caldi e/o alle latitudini a climamolto caldo, le lastre possono raggiungere temperature molto alte (fino a 70-80°C). Nel caso si vogliano installare le lastre di copertura sovrapposte a materiali/pannelli isolanti occorrerà predisporre uno spazio ventilato tra questi e le lastre per evitare che la presenza di isolante a contatto diretto con la lastra ne causi un ulteriore surriscaldamento. ISOLAMENTO ACUSTICO Le caratteristiche fisico-meccaniche delle lastre Cover-Life consentono un ottimo isolamento acustico, riducendo la propagazione di onde sonore (ad esempio quelle dovute al rumore della pioggia battente) ed attenuando fenomeni di risonanza acustica. I risultati ottenuti dalle lastre Cover-Life dimostrano un livello di capacità fonoisolante pari a 28 dB (determinato mediante test standard specifici). ISOLAMENTO ELETTRICO Le lastre Cover-Life in POLIM-CRYL non sono conduttrici di elettricità; questa importante caratteristica permette alle lastre di non subire danneggiamenti dovuti a dispersioni di corrente elettrica né di manifestare fenomeni di corrosione per effetto delle correnti vaganti. TENUTA AGLI AGENTI ATMOSFERICI La lastra di coperturaCover-Life garantisce un'ottima impermeabilità a tutti i fenomeni atmosferici come pioggia, neve, grandine. La superficie superiore delle lastre Cover-Life viene realizzata con un tecnopolimero particolarmente resistente e liscio che assicura lo scorrimento dell’acqua. Per il migliore smaltimento dell’acqua consigliamo di ottimizzare l’inclinazione della copertura seguendo con attenzione le indicazioni (con pendenza espressa in percentuale o in gradi) sulla posa delle singole lastre. Qualora le condizioni ambientali siano particolarmente avverse, come in caso di forte vento o di nevicate di straordinaria intensità, ricordiamo che la sezione relativa ai consigli sulla posa in opera e le sezioni tecniche relative agli ottimali sormonti delle lastre forniranno le necessarie indicazioni su come evitare distacchi o trascinamenti degli elementi che costituiscono la copertura. CARATTERISTICHE TECNICHE 4

RESISTENZA AGLI AGENTI CHIMICI ED AMBIENTALI Le lastreCover-Life, grazie alla composizione stratificata dei suoi elementi costitutivi, è inattaccabile da molti agenti chimici, atmosferici (ad esempio nebbie saline) e dalle esalazioni aggressive tipiche delle produzioni industriali. L’impiego delle lastre di copertura in POLIM-CRYL è quindi particolarmente consigliato nel settore zootecnico, dove ad esempio le esalazioni dei liquami degli animali nelle stalle o nelle porcilaie sono molto corrosive. RESISTENZA AI CARICHI ACCIDENTALI Nella progettazione delle coperture è d’obbligo considerare le sollecitazioni dovute a sovraccarichi accidentali, quali ad esempio neve e vento. La neve, oltre ad esercitare un carico statico, provoca altri inconvenienti come l’abrasione dovuta al trascinamento di polveri atmosferiche durante lo scivolamento lungo la falda. Le lastre Cover-Life offrono un’ottima resistenza alle sollecitazioni accidentali purché vengano fissate seguendole indicazioni del nostro catalogo tecnico. Occorre tenere presente il dato di resistenza al carico fornito per ogni tipo di lastra in stretta relazione alla distanza degli appoggi. Non rispettare gli interassi indicati per ogni tipo di lastra ne compromette la funzionalità. Per alcuni tipi di lastra è stato determinato il carico resistivo al vento e all’impatto da corpo molle di caduta. Tali dati possono fornire un’idea del tipo di resistenza che offrono le lastre Cover-Life. STABILITÀ CROMATICA La superficie esterna delle lastreCover-Life è costituita da tecnopolimeri pigmentati secondo una vasta gamma di colori, ciascuno dei quali aventi elevata resistenza allo scolorimento in esposizione alla radiazione solare. La resistenza allo scolorimento viene valutata emisurata in test accelerati di resistenza all’invecchiamento sia presso laboratori esterni sia nel laboratorio interno all’azienda secondo standard specifici. CARATTERISTICHE TECNICHE 5

RESISTENZAMECCANICAAL CARICOVERTICALE Le lastre possono essere sottoposte a carico verticale, sia concentrato – condizione peggiore, specie se il caricoè concentratonellamezzeriadella campata tradue supporti – oppure distribuito, come ad esempio il carico dovuto alla neve. Per determinare la resistenza meccanica al carico verticale si utilizza generalmente la prova di sollecitazione mediante un carico concentrato lungo la mezzeria della lastra, per tutta la sua larghezza (vedere esempio in fig. 1), secondo lemodalità stabilite dalla norma UNI 8635-13:1984. Per ciascun tipo di lastra è stato stabilito il carico concentrato, espresso in kg, che determina il cedimento della lastra, specificando a quale distanza tra i supporti è stata effettuata la prova. Questo dato èmolto importante perché si può bene intuire che il valore del carico di rottura dipende fortemente dalla distanza degli appoggi a cui è statomisurato: maggiore è la distanza tra gli appoggi, minore sarà il carico di rottura della lastra. Nota: Lo stesso valore di carico lo si può rapportare alla superficie della luce netta, cioè della campata compresa tra i due appoggi. In questo caso il dato viene espresso in kg/m2ma non è possibile utilizzare tale dato a diverse distanze degli appoggi. Ad esempio se per una lastra larga 1 metro il carico di rottura determinato con distanza degli appoggi a 0,5metri è di 300 kg, il dato rapportato alla superficie della luce netta diventa 300 (kg) / [1(m) x 0,5(m)] = 600 kg/m2. Se si mettono gli appoggi alla distanza di 1metro e se si utilizzasse lo stesso dato ricavato a distanza inferiore, il carico risulterebbe 600 (kg/m2) x 1(m) x 1(m) = 600 kg, cosa impossibile perché a 1 metro di distanza il carico sarà invece sicuramente inferiore a 300 kg. La resistenza al carico concentrato indica la resistenza della lastra nelle condizioni peggiori e quindi lo stesso carico verticale distribuito su tutta la superficie della lastra sarà sicuramente meglio sopportato dalla stessa. E’ possibile, come fanno alcuni produttori, indicare per una lastra di copertura il dato di resistenza al carico distribuito, che sicuramente risulta superiore alla resistenza al carico concentrato. Prendiamo ad esempio la lastra Coppo prodotta dalla Cover-Life. La lastra Coppo ha un carico di rottura, misurato a 67 cm di distanza tra gli arcarecci (appoggi), pari a 300 kg. Tale valore di carico, come detto sopra, è determinato applicando un carico concentrato sulla mezzeria della campata della lastra. Lo stesso effetto, cioè la stessa sollecitazione che produce il cedimento della lastra, lo si ottiene se si applica sulla lastra un carico di 497 kg distribuito su tutta la superficie della lastra compresa tra i due appoggi (vedere fig. 2). Anche in questo caso il carico si può rapportare alla superficie che, con distanza tra gli appoggi di 67 cm diventa 741 kg/m2. Analogamente al dato di resistenza al carico concentrato, anche il valore di resistenza al carico distribuito espresso in kg/m2 vale solo ed esclusivamente per la distanza tra gli appoggi al quale è stato determinato. Fig. 1 – prova con carico concentrato nella mezzeria della campata Fig. 2 – Carico distribuito sull’intera campata CARATTERISTICHE TECNICHE 6

RESISTENZAMECCANICA AGLI URTI Una caratteristica importante per le coperture è la resistenza agli urti accidentali o naturali. Un tipico esempio di questi fenomeni naturali è la grandine, la cui formazione dipende da condizioni meteorologiche particolari. Il danno che la grandine può produrre sulle coperture (anche se il tipico esempio è di solito l’ammaccatura della carrozzeria dell’automobile) dipende dalla velocità, dalle dimensioni e dal peso dei chicchi. Le lastreCover-Life vengono periodicamente sottoposte a test di resistenza alla grandine basato sulla norma UNI 10890. Questo test, realizzato nel laboratorio interno all’azienda, simula l’impatto della grandine sulle coperture, conmodalità semplice ed efficace, lanciando cioè una palla di nylon del diametro di 3 cm a velocità progressivamente crescenti sulla superficie della lastra fino a causare crepe o rotture: la resistenza all’impatto è stabilita indicando la velocità inm/s alla quale la lastra resiste senza rompersi o creparsi. E’ chiaro che l’impatto da chicchi di grandine di forme accuminate, discoidali o di dimensioni e peso eccezionali quali si possono verificare in occasione di eventi atmosferici estremi, le lastre Cover-Life, come molti altri prodotti di uso comune (si pensi ai parabrezza di auto infranti durante grandinate eccezionali), pur essendo progettate secondo lemigliori tecnologie, possono subire danneggiamenti imprevedibili e non imputabili alla qualità del prodotto. LEGGEREZZA E CONVENIENZA La leggerezza delle lastre, ovviamente, incide notevolmente, in fase di progettazione, sull'ottimizzazione dei costi relativi alla predisposizione della struttura portante del tetto; una copertura con lastre, inoltre, impegnamoltemeno ore di lavoro rispetto al montaggio di una copertura tradizionale. La leggerezza delle lastre Cover-Life consente inoltre una più agevole movimentazione, che la rende conveniente sia in fase di trasporto che di posa in opera. Infine, occorre considerare che caratteristiche di leggerezza e di elasticità, tipiche delle lastre Cover-Life, possono essere di grande aiuto nella progettazione di strutture in zone a rischio sismico. Il seguente prospetto riporta il peso per unità di superficie dei vari tipi di lastra. Per avere un termine di paragone si pensi che una copertura comune in laterizio (tegole, coppi) ha un peso tra i 40 e 60 kg/m2. REAZIONE AL FUOCO Il materiale multistrato Polim-Cryl che compone tutte le lastre Cover-Life, a prescindere dalla forma e per tutta la gamma di spessori, è stato certificato presso l’Istituto Giordano secondo la norma UNI 9177 che determina la classe di reazione al fuoco di un materiale di copertura, esaminandone il comportamento in esposizione alla fiamma in posizione verticale (metodo di prova UNI 8457 e UNI 8457/A1) e orizzontale (metodo di provaUNI 9174 eUNI 9174/A1), valutando la tendenza omeno alla propagazione della fiamma e al gocciolamento di braci ardenti. In base ai test effettuati la reazione al fuoco risulta di CLASSE 1, ovvero quella più elevata ottenibile per i prodotti a base di materiale plastico. CARATTERISTICHE TECNICHE 7

8 PESODELLE LASTRE 4,20 Kg/m2 ± 5% 4,80 Kg/m2 ± 5% 4,50 Kg/m2 ± 5% 4,60 Kg/m2 ± 5% 3,90 Kg/m2 ± 5% 3,70 Kg/m2 ± 5% 4,70 Kg/m2 ± 5% 3,40 Kg/m2 ± 5% 3,40 Kg/m2 ± 5% 4,55 Kg 3,80 Kg/m2 ± 5% 5,80 Kg/m2 ± 5% 4,00 Kg/m2 ± 5% 4,60 Kg/m2 ± 5% 4,30 Kg/m2 ± 5% 5,80 Kg/m2 ± 5% COPPO RUSTICA TEGOLA spessorata OLANDESE spessorata LATINA PIANA spessorata ONDINA SMALL COVER ONDINA GREKINA ETRURIA spessorata GRECA GRECA spessorata ONDA ROMANA ROMANA EGEO spessorata COPPO spessorata ONDINA BI-COLOR CONDUCIBILITÀ TERMICA La lastraCover-Life, grazie ai materiali con i quali viene prodotta, ha una conducibilità termica (ossia la capacità di trasmettere o isolare dal caldo e dal freddo) molto bassa, pari a 0,225 Kcal/hm°K (valore ottenuto mediante test specifici effettuati presso Laboratorio Cerisie). Per avere termini di paragone il materiale Cover-Life ha una conducibilità termica simile a un conglomerato cementizio cellulare (valore K=0,198), inferiore all'amianto cartone (valore K=0,232); 231 voltemeno conduttivo dell'acciaio (valore K=52); 1075 voltemeno conduttivo dell'alluminio (valore K=242) e 1800 volte meno conduttivo del rame (valore K=405). FLESSIBILITÀ - CENTINATURE La copertura, oltre che a falda piana può essere di forme differenti (circolare, semitonda, ecc.). Le lastre Cover-Life possono essere utilizzate anche per questo tipo di progettazione e si possono centinare entro certi limiti in fase di posa in opera. Utilizzando un’unica lastra il modello Etruria ed il modello Greca possono essere curvati per raggi uguali o maggiori a m. 5,00, mentre il modello Romana può essere curvato per raggi uguali omaggiori am.12 (vedi Installazione tetto curvo Etruria, Greca e Romana). CARATTERISTICHE TECNICHE

La copertura necessita di un funzionale sistema di canali di gronda e di tubi pluviali per facilitare il deflusso e il convogliamento dei liquidi e delle acquemeteoriche nelle reti di scarico. Le lastre Cover-Life trovano il loro migliore completamento con i canali di gronda ed i tubi pluviali distribuiti da First Corporation, richiedete al vostro rivenditore di fiducia i cataloghi tecnici ed i listini, o consultateli direttamente dal sito www.firstcor.com. 9 DEFINIZIONE DEI COMPONENTI DELLA COPERTURA PER COMPLETARE IL SISTEMA COPERTURA Angolare esterno Recuperatore Cicogna in lamiera zincata e verniciata Giunto con scarico Testata per canale Tubo pluviale Collarino in PVC Profilo di gronda Cicogna in PVC Giunto semplice Tubo terminale in pvc antiurto Testata per giunto con scarico Giunto semplice Staffa zincata Staffa per pensiline Curve Angolare interno 12 8 14 11 4 5 9 6 14 7 10 13 18 15 16 17 1 1 8 3 2 7

10 LEGENDA Tetto a falda: È la copertura piana inclinata maggiormente utilizzata, viene formata da piani di copertura orizzontali inclinati inmaniera variabile a seconda della pendenza di falda (che viene individuata come la differenza di quota tra la linea di gronda e la linea superiore della falda). Copertura centinata: Quando la copertura non si sviluppa su falde piane può assumere forme differenti quali la circolare e la semitonda, che necessitano di curvature di raggio più omeno accentuate. Le lastre Cover-Life, nei modelli Etruria, Greca e Romana si prestano alla curvatura per la realizzazione di coperture centinate. Linea di colmo: È la linea di intersezione di due superfici di copertura inclinate aventi pendenza di senso opposto e divergenti. Assolve alla funzione di displuvio delle acque meteoriche. Linea di bordo: Linea, ad andamento inclinato, limite laterale di una superficie di copertura. Linea di raccordo fra superfici verticali: Rappresenta la linea di intersezione dei piani inclinati (falda) con il piano verticale (parete). Compluvio: Linea di congiunzione di due falde convergenti. Linea di gronda: É la linea perimetrale inferiore della superficie di copertura dove viene applicato il canale di gronda per lo smaltimento delle acque meteoriche. Sporto: Porzione di copertura eccedente dal filo del muro perimetrale. Tamponamento verticale: Le coperture Cover-Life trovano il loromiglior utilizzo, oltre che per rivestire i tetti tradizionali, anche per coprire i fianchi o i muri perimetrali degli edifici (in particolare con i modelli Etruria, Greca e Romana). Linea di colmo inclinata: Linea di unione di due falde inclinate, su cui viene installato il colmo diagonale. Asse trasversale: Parallelo alla linea del canale di gronda. Asse longitudinale:Parallelo alla pendenza di falda. Scossalina a muro: Elemento che permette il raccordo tra il piano inclinato (falda) ed il piano verticale (parete). Scossalina laterale: Elemento che protegge la connessione tra la fine laterale della falda e la parete. Colmo superiore: Il colmo superiore, o semplicemente colmo, disponibile in diversi modelli a seconda della lastra di copertura utilizzata, è l'elemento che permette il raccordo tra due falde. Colmo a tre vie: Il colmo a tre vie viene utilizzato quando la copertura viene sviluppata su più di 3 falde: è l'elemento che permette il raccordo tra tra il colmo superiore e i colmi diagonali. Colmo diagonale: Il colmo diagonale viene utilizzato per raccordare le diverse falde laterali o frontali in corrispondenza della linea di colmo inclinata del tetto. Colmo terminale: Il colmo termianle è un accessorio di rifinitura che permette la chiusura finale del colmo superiore e/o del colmo diagonale. Di seguito vengono riportate le definizioni degli elementi di una copertura con l’indicazione degli accessori disponibili: 12 11 4 5 6 1 8 3 2 9 14 7 10 13 18 15 16 17

Le coperture sono esposte agli agenti atmosferici. Nella fase di progettazione e scelta dei materiali, occorre valutare: 1) le condizioni climatiche locali (sole, pioggia, neve e vento); 2) l’area di intervento (industriale, rurale, urbana, costiera), In generale una copertura non deve essere porosa per evitare di trattenere sedimenti fisici e biologici. Gli agenti atmosferici possono avere molteplii effetti sulle coperture, di tipo fisico, meccanico e chimico. La pioggia ad esempio, può comportare aggressione chimica e biologica causata da depositi aggressivi e inquinanti (ad esempio piogge acide) oppure esercitare un’azione abrasiva per effetto del trascimento di depositi e polveri lungo il pendio della falda. Vapori e gas (es. smog) possono avere un importante effetto aggressivo sulle coperture in combinazione con acqua piovana o raggi solari. La neve può comportare aggressione chimica, biologica emeccanica al pari della pioggia, dal momento che trascina polveri e sostanze presenti in atmosfera e, nello scivolamento lungo la copertura, può avere un effetto abrasivo e sottoporre la copertura a sollecitazione meccanica, esercitando forze tendenti a trascinare via gli elementi della copertura. La neve, accumulandosi sulle coperture, costituisce un carico statico dovuto al proprio peso. Nella progettazione delle coperture, in funzione dell’aera geografica di installazione, il carico della neve deve essere valutato accuratamente. Per la progettazione occorre fare riferimento alle norme tecniche stabilite nel Decreto Ministeriale del 17 Gennaio 2018 e relative Istruzioni per l’applicazione contenute nella circolare Ministeriale n° 7 del 21 Gennaio 2019. I criteri di calcolo e determinazione del carico della neve sono ad esempio contenuti al capitolo 3.4 del decreto. In altri capitoli sono stabiliti anche i criteri per il calcolo dell’azione del vento e degli altri fattori ambientali, meteorologici e sismici. 11 EFFETTI DEGLI AGENTI ATMOSFERICI SULLE COPERTURE CARICODELLA NEVE

Uno dei fattori atmosferici che può interessare le coperture è la condensa. La condensa è la naturale trasformazione del vapore acqueo al contatto con elementi di temperatura diversa (ad es: i vetri di una cucina priva di aspirazione in inverno). Il vapore acqueo è un elemento naturale che si forma dall’evaporazione di liquidi o mescolato a fumi industriali (ad es. l’ebollizione dell’acqua in una pentola). Nell’atmosfera il vapore acqueo è sempre presente in quantità più o meno rilevante e in ambienti con scarsa circolazione d’aria avviene la trasformazione in condensa (ad es: un locale da bagno non areato dopo aver fatto una doccia calda). La condensa può formarsi alle seguenti condizioni: 1) Diminuzione della temperatura in presenza di elevata umidità. Quando la temperatura dell’ambiente diminuisce, la quantità di vapore acqueo sciolta nell’aria viene a trovarsi in eccesso rispetto a quanto ne può contenere l’aria alla temperatura più bassa; il vapore in eccesso condensa i minuscole goccioline che si depositano sulle superfici con le quali viene a contatto (ad esempio la rugiada mattutina). 2) Formazione di condensa per differenze di temperatura. E’ il caso di ambienti chiusi, quando la temperatura all’esterno è sensibilmente più bassa che all’interno. L’aria più calda interna ricca di umidità, a contatto con una superficie fredda (ad esempio i vetri delle finestre) si raffredda e cede il vapore acqueo in eccesso alla superficie fredda che si copre di goccioline d’acqua condensata (vetri appannati). 12 LA CONDENSA

CONSIGLI PER L’INSTALLAZIONE

SOVRACOPERTURA DELLE LASTRE IN CEMENTO AMIANTO Le lastre Cover-Life sono la soluzione ideale per sostituire o ricoprire le coperture in cemento-amianto, che devono essere bonificate in conformità alle leggi in vigore. Le lastre ondulate in cemento-amianto sono costituite damateriale che degrada a seguito della prolungata esposizione ad agenti atmosferici, delle piogge acide, degli sbalzi termici, dell'erosione eolica determinando alterazioni corrosive superficiali con affioramento delle fibre e dispersione in ambiente. Mediante il metodo di bonifica dell’incapsulamento la superficie delle lastre esposta agli agenti atmosferici è trattata con sostanze impregnanti, in genere di natura sintetica, idonee ad inglobare ed ancorare saldamente le cancerogene fibre di amianto nella matrice cementizia ed impedirne il rilascio nell’ambiente. Il D.M. 6/9/94 prevede, al fine di ottenere risultati più efficaci e duraturi nell’incapsulamento, che all’azione di bonifica con sostanze impregnanti si abbini la protezione con rivestimento di copertura , con la funzione di formare sulla superficie delle lastre trattate una membrana protettiva continua idonea ad ostacolare il distacco di fibre di amianto. Il modelloRomana (con passomm. 177) è stato progettato per sormontare perfettamente il profilo d’onda della lastra in cemento amianto pre-esistente; il prodotto si propone come soluzione ottimale alla sovracopertura delle pericolose lastre in cemento amianto essendo un materiale ricoprente ideale per impedire il distacco di fibre. TETTONUOVO Per installare le lastre Cover-Life su una nuova copertura, occorre posizionare le orditure orizzontali rispettando le distanze fra interassi consigliate per i diversi modelli di lastra (e così per inclinazione e fissaggi). In prossimità delle linee di colmo e di gronda conviene aggiungere dei supporti (arcarecci) supplementari, per rendere più robuste queste . aree soggette amaggiori sollecitazioni e per consentire il fissaggio dei colmi e delle staffe di supporto per le grondaie. Le esigenze di installazione a volte possono condurre a soluzioni diverse da quelle indicate: si consiglia comunque di predisporre un adeguato numero di arcarecci tenendo presenti le condizioni ambientali ed i possibili sovraccarichi. Fig. 2 Fig. 1 STRUTTURE PORTANTI E SOVRACOPERTURE 14 TETTO ESISTENTE Se le lastre Cover-Life vengono installate su un tetto già esistente occorre: ● verificare la presenza e la qualità di materiali isolanti e impermeabilizzanti; ● controllare se la consistenza del tetto esistente possa offrire garanzie sufficienti per l’applicazione dei listelli sui quali verranno fissate le lastre (sovra-copertura); ● nei casi di sovra-copertura con un profilo di lastra differente da quella installata, occorre posizionare la nuova orditura verticale in corrispondenza della orditura orizzontale esistente. La nuova orditura dovrà avere un’altezzamaggiore al filo superiore della vecchia copertura (fig. 1) per consentire il fissaggio dei nuovi listelli orizzontali su cui verranno installate le nuove lastre Cover-Life (fig. 2); ● posizionare sempre l’orditura orizzontale calcolando l’interasse in funzione delle esigenze dimensionali di posa delle lastre (vedi interasse consigliato nelle caratteristiche dei diversi modelli). linea di gronda interasse Inclinazione ottimale linea di colmo

MOVIMENTAZIONE Il trasporto manuale della singola lastra con lunghezza superiore ai 3metri deve avvenire come illustrato nella fig. 1, evitando curvature che possano danneggiare le lastre non imballate. Quando possibile è preferibile movimentare le lastre nell’imballo originalemantenendo il peso distribuito orizzontalmente. Prestate lamassima attenzione nella ripartizione dei pesi dei bancali quando si utilizzano mezzi di sollevamento meccanici come carrelli elevatori, montacarichi, gru etc. (vedi fig. 2 e fig. 3): si consiglia di distribuire uniformemente il carico nei punti di sollevamento. SICUREZZA SUL CANTIERE La posa in opera di lastre di copertura deve essere effettuata da personale qualificato e competente. Devono essere rispettate tutte le norme di sicurezza e i piani operativi di sicurezza nei cantieri predisposti da professionisti abilitati. POSIZIONAMENTO La prima fase di montaggio è il posizionamento delle lastre sugli arcarecci. Si inizia, in tutti i casi, dal basso verso l'alto della copertura, la direzione di posa varia a seconda dei modelli. Il posizionamento ottimale delle lastre sulla struttura portante sottostante è quello perpendicolare alla linea di gronda; si consiglia di effettuare tale operazione prima di tagliare le lastre. Una volta posizionate le lastre si potrà procedere ad un ottimale taglio in squadra. POSA - AVVERTENZE GENERALI Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 15 Durante le operazioni di posa si consiglia di posizionare tavole di camminamento sopra alle coperture in per distribuire il carico sulla più ampia superficie possibile di lastre.

ATTREZZI La posa delle lastre di copertura Cover-Life è molto semplice, gli attrezzi necessari sono di uso comune, vi consigliamo : TAGLIODELLE LASTRE Sia nel caso la lastra sia posata a terra, sia nel caso sia già posizionata sulla sua struttura portante, si consiglia di utilizzare uno scarto di lastra con taglio originale o una tavola in squadra quale guida per il miglior taglio. • Fissare le lastre utilizzando le viti ed i cappellotti direttamente sulla struttura. • Per non causare danno alla lastra ed evitare infiltrazioni non si deve martellare la vite autofilettante. • Forare le lastre con una punta da mm 10 prima di fissarle con la vite del diametro di mm6 al listello. La differenza tra il diametro del foro di mm 10 e la larghezza della vite da mm 6 è necessaria per consentire i minimi spostamenti determinati dall’escursione termica. Attenzione: non fissare mai la lastra direttamente con la vite autofilettante, rimarrebbe bloccata impedendole i movimenti dovuti alle dilatazioni termiche con conseguentemalfunzionamento. • È indispensabile utilizzare viti autoforanti per metallo (forando precedentemente il trave per una miglior penetrazione della vite nel metallo) e viti auto-filettanti per legno. Chiave da 10 mm Avvitatore Trapano Flessibile 16 ATTENZIONE: per garantire una perfetta tenuta d’acqua inserite la guarnizione a o-ring nell’apposita scanalatura degli accessori FISSAGGIODELLE LASTRE: L’IMPORTANZA DEL FORO La dilatazione termica è un evento fisico naturale, tutti i materiali per la costruzione ne sono soggetti: le lastre di copertura Cover-Life hanno coefficienti di dilatazione minimi, ma ovviamente differenti rispetto a quelli dei materiali su cui vengono fissate (legno, metallo o cemento). Per questomotivo occorre forare e fissare la lastra rispettando i seguenti consigli: Cappellottopiano conguarnizione Coprivite Viteautofilettanteoautoforante per legnoeper ferro Cappellotto conguarnizione Ø foro mm 10 Si consiglia pertanto di installare le lastre con accessori originali per evitare problemi tecnici non imputabili a Cover-Life. ACCESSORI Le lastre Cover-Life sono corredate da un vasto assortimento di accessori che facilitano il montaggio ed integrano funzionalmenteedesteticamente lacopertura. Cover-Lifeha realizzatogli accessori del sistemadi fissaggioper ottenere lamassima resistenza e tenuta d’acqua delle lastre di copertura. TAGLIO E FISSAGGIODELLE LASTRE Ømm 6 Ømm 10 Ø foro mm 10 Ø vite mm 6 i Ø punta mm 10 Consigliamo di non sormontare orizzontalmente lastre di lunghezza superiore a 6,2 m Esempio: se si deve coprire una falda di lunghezza 18mè preferibile, anzichè sormontare due lastre da 9 m, sormontare tre o più lastre di misura inferiore.

3 3 3 2 2 2 2 4 4 4 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 17 Dove fissare le viti: • Sempre in corrispondenza dell’arcareccio sottostante • Su ogni zona od onda di sormonto delle lastre (4) • Su ogni onda alla sommità (1), alla base (2) e al bordo (3) delle lastre • In qualsiasi altra parte, basta un cappellotto per due onde (4 fissaggi/m²) DISTRIBUZIONE DEI FISSAGGI SULLA SINGOLA LASTRA vite per fissaggio accessorio vite per fissaggio lastra A L L Coppo Rustica Tegola Olandese Latina Piana Ondina / Ondina BiColor Small Cover Ondina Grekina Etruria Greca Romana VTL650 VTL670 VTL680 VTL690 VTL6110 VTL6130 VTL6150 30 40 50 60 80 100 120 Ø 6,5x50 Ø 6,5x70 Ø 6,5x80 Ø 6,5x90 Ø 6,5x110 Ø 6,5x130 Ø 6,5x150 ALTEZZA UTILE DELLA VITE L L CODICE VITI x METALLO VTA650 VTA670 VTA680 VTA690 VTA6110 VTA6130 VTA6150 VITI Ø 6,3 x 50 Ø 6,3 x 70 Ø 6,3x80 Ø 6,3x90 Ø 6,3x110 Ø 6,3x130 Ø 6,3x150 CODICE VITI x LEGNO DIMENSIONI VITI x LEGNO INMM. DIMENSIONI VITI x METALLO INMM. L L L L L L A L A A A A A A A A L A A L A 1) Se la vite è troppo stretta la lastra si curverà all'altezza del fissaggio con rischio di venature o rotture che comprometteranno l'integrità della copertura (vedi Fig. 1). 2) Se la vite è poco tirata ed in caso essa venga posizionata sull' onda di sormonto non si avrà una perfetta impermeabilizzazione della copertura, potendo comunque acqua e umidità passare sotto alla lastra sormontata (vedi Fig. 2). 3) Non fissate mai tra loro le lastre con collanti o silicone per favorire la corretta escursione lineare della lastra. Ricordate di verificare sempre la posizione del foro della lastra rispetto alla posizione dell’arcareccio su cui la stessa verrà fissata. Per un corretto fissaggio della lastra alla struttura sottostante con la vite da mm. 6 ricordate alcune semplici indicazioni: EESSATTO OK NO! TROPPO LENTO Fig. 2 Fig. 1 NO! TROPPO STRETTO MODALITÀ DI FISSAGGIO SEQUENZA OTTIMALE DELLA POSA FISSAGGIODELLEVITI PERTUTTE LETIPOLOGIEDI LASTRE FORATURA LASTRE 2 POSIZIONAMENTO GUARNIZIONE 3 POSIZIONAMENTO LASTRE 1 POSIZIONAMENTO COPRIVITE 6 FISSAGGIO VITE 5 POSIZIONAMENTO CAPPELLOTTO 4

18 TABELLACOMPARATIVADELLECOPERTURE COLORATE ALTA RESISTENZA ALLA FLESSIONE NON SI CORRODE MONTAGGIO MOLTO SEMPLICE BASSA TRASMISSIONE DEL CALORE MOLTO IDONEA IN AMBIENTI AGGRESSIVI FACILMENTE ADATTABILE LEGGERA NON SI DEFORMA APPLICABILE SU COPERTURE CURVE PARTICOLARMENTE DECORATIVA DISPONIBILE IN QUALSIASI LUNGHEZZA BASSA TRASMISSIONE DEL RUMORE RIUTILIZZABILE DOPO SMONTAGGIO IMPUTRESCIBILE LASTRE IN ALLUMINIO COLORATE SU RICHIESTA BUONA RESISTENZA ALLA FLESSIONE SI CORRODE MONTAGGIO ESEGUITO DA SPECIALISTI ALTA TRASMISSIONE DEL CALORE NON SEMPRE IDONEA IN AMBIENTI AGGRESSIVI DIFFICILMENTE ADATTABILE LEGGERA SI DEFORMA SOLO PER COPERTURE PIANE POCO DECORATIVA DISPONIBILE IN QUALSIASI LUNGHEZZA ALTA TRASMISSIONE DEL RUMORE RIUTILIZZABILE DOPO SMONTAGGIO IMPUTRESCIBILE LASTRE IN ACCIAIO ZINCATO-VERNICIATO COLORATE BUONA RESISTENZA ALLA FLESSIONE SI CORRODE MONTAGGIO ESEGUITO DA SPECIALISTI ALTA TRASMISSIONE DEL CALORE NON IDONEA IN AMBIENTI AGGRESSIVI DIFFICILMENTE ADATTABILE LEGGERA SI DEFORMA SOLO PER COPERTURE PIANE POCO DECORATIVA DISPONIBILE IN QUALSIASI LUNGHEZZA ALTA TRASMISSIONE DEL RUMORE RIUTILIZZABILE DOPO SMONTAGGIO IMPUTRESCIBILE LASTRE IN FIBRO-CEMENTO COLORATE SU RICHIESTA FRAGILE NON SI CORRODE MONTAGGIO LABORIOSO MEDIA TRASMISSIONE DEL CALORE NON SEMPRE IDONEA IN AMBIENTI AGGRESSIVI NON ADATTABILE PESANTE SI ROMPE SOLO PER COPERTURE PIANE NON DECORATIVA SOLO LUNGHEZZE STANDARD BASSA TRASMISSIONE DEL RUMORE NON RIUTILIZZABILE PUTRESCIBILE

MODELLI, DIMENSIONI E POSA INOPERA DELLE LASTRE RESIDENZIALI

MATTONE RT MATTONE OPACO RTOP MATTONE ANTICO ANRT FIRENZE ANTICA ANF VENEZIA ANTICA ANV URBINO ANTICA ANU 60 Copertura utile mm. 970x1980 GUIDA ALL’INSTALLAZIONE Larghezza mm. 1030 Passo mm. 194 sormonti mm. 60 mm. 328 Lunghezza utile mm. 1980 Lunghezza mm. 2080 Larghezza mm. 1030 Larghezza utile mm. 970 mm. 100 sormonto mm.60 sormonti * Test con supporti amm670. Carico applicato al centro della lastra e distribuito su tutta la sua larghezza. CARATTERISTICHE DIMENSIONALI LASTRA COPPO PENDENZA MINIMA DI POSA 20% (11°) COLORI Larghezza Lunghezza Copertura utile Passo Altezza profilo Spessore Peso Finitura superficiale Colore superficie inferiore Carico di rottura a 20°C* mm. 1030 ± 5 mm. 2080 ± 10 mm. 970x1980 ± 5 mm. 194 mm. 60 mm. 2,1 ± 0,2 Kg/m2 4,20 ± 5% Goffrata Beige Kg 300 20

TERRACOTTA OPACO TOP CENERE ANTICA ANC mm. 328 Lunghezza utile mm. 1980 Lunghezza mm. 2080 Larghezza mm. 1030 Larghezza utile mm. 970 mm. 100 sormonto mm.60 sormonti * Test con supporti amm670. Carico applicato al centro della lastra e distribuito su tutta la sua larghezza. CARATTERISTICHE DIMENSIONALI LASTRA COPPO SPESSORATA COLORI Larghezza Lunghezza Copertura utile Passo Altezza profilo Spessore Peso Finitura superficiale Colore superficie inferiore Carico di rottura a 20°C* mm. 1030 ± 5 mm. 2080 ± 10 mm. 970x1980 ± 5 mm. 194 mm. 60 mm. 2,5 ± 0,2 Kg/m2 4,80 ± 5% Goffrata Beige Kg 420 LUNGHEZZE STANDARD 21

mm. 2296 mm. 2624 mm. 2952 mm. 3280 mm. 3608 mm. 328 mm. 328 mm. 328 mm. 328 multipli con passo di mm. 328 fino ad un massimo di mm. 10496 LASTRA COPPO SPESSORATA Cover-Life, con una l inea di produzione dedicata, permette ai clienti di ottimizzare la realizzazione di coperture continue su misura. La lunghezza della lastra può essere richiesta come da disegno. LUNGHEZZA A RICHIESTA da m. 2,296 a m. 9,184 MISURE INTERMEDIE: multipli di mm. 328 Tolleranza sulla lunghezza ± 10 mm 22

35 45 m. 1,98 m. 1,98 2,27 2,92 VTL6130 VTA6130 m. 0,97 m. 0,97 0,89 0,69 - Prodotto a marchio secondo una norma UNI EN 13163 - Isolamento termico durevole nel tempo - Resistente all’invecchiamento e al deterioramento - Elevatissima stabilità dimensionale - Impermeabilità all’acqua - Resistenza alla compressione 150 kPA - Facili e veloci da posare - Meno consumo energetico - Più isolamento acustico - Resistenza al fuoco Classe E secondo la norma EN 13501-1 GRIGIO SCURO CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE DIMENSIONALI Lunghezza mm. 1980 Larghezza mm. 970 LaTRASMITTANZATERMICA (indicatageneralmente con il simbolo “U”) èuna caratteristicafisica che indica laquantitàdi calore trasmessoda unmateriale per unità di superficieeunità di temperatura e indica quindi la capacità isolantedi unelemento:minoreè la trasmittanza termica di unmateriale,maggiore la sua capacità isolante. La trasmittanza termica si esprime in unità di misuraW/m2 °KdoveW=Watt, m2 =metri quadrati, °K= gradoKelvin di temperatura. LPCP235 LPCP245 CODICE PANNELLO ISOLANTE FISSARE CON TRASMITTANZA TERMICA Lunghezza Kg Viti per legno o per metallo U = W/m2 °K Larghezza Spessore Pannellomm. PANNELLO ISOLANTE IN ISOPOLISTIRENE ESPANSO PER LASTRA COPPO La coibentazione del tetto abbatte notevolmente le dispersioni termiche: i pannelli isolanti in isopolistirene espanso per Coppo, sono disponibili negli spessori di mm. 35 e 45 in una dimensione standard di mm. 970 x 1980. LA COIBENTAZIONE I pannelli isolanti in polistirene devono essere applicati sotto alle lastre di copertura Cover-Life seguendo la direzione di posa indicata per ciascun modello. La lastra“Coppo”deveessereobbligatoriamenteposatadasinistra verso destra. Larghezza Lunghezza Spessore mm. 970 mm. 1980 mm. 35-45 60 sormonto mm. 60 Larghezza lastra Coppo mm. 1030 Passo mm. 194 35-45 Larghezza pannello isolante mm. 970 Vista superiore Vista inferiore 23

DIREZIONE DI POSA mm. 660 20% (11°) 1 2 3 4 5 6 sormonto obbligato STRUTTURA PORTANTE E INTERASSI Il sistema di arcarecci da predisporre per la lastraCoppo dovrà essere progettato con distanze precise legate al passo della lastra e alla distanza tra i fissaggi. Il primo arcareccio, in corrispondenza della linea di gronda, dovrà sempre essere posizionato a cm.10/15 dalla fine della lastra. Lamisura dello sporto verrà individuata in base al posizionamento degli ancoraggi per la gronda. I successivi arcarecci avranno un interasse di cm. 65 misura corrispondente al doppio del passo (cm. 32), come indicato nella figura a destra. Per lamigliore esecuzione dei lavori di copertura occorrerà verificare prima dell’inizio dell’installazione delle lastre le relative quote dei fissaggi. SORMONTI E PENDENZE Il sormonto longitudinale delle lastre deve essere posizionato mantenendo la continuità estetica della copertura; la lastra deve essere posata su quella inferiore in corrispondenza del dente individuabile sopra l’ultima fila di onde. La pendenzaminima consigliata per la posa in opera della lastraCoppo è del 20% (11°); per inclinazioni minori al 20% occorrerà sormontare le lastre longitudinalmenteper la lunghezzadi uncoppo intero. 1° arcareccio cm. 56/51 linea di gronda cm. 10/15 2° arcareccio 3° arcareccio cm. 65 DIREZIONE DI POSA DELLA LASTRA La lastra Coppo deve essere obbligatoriamente posata da sinistra a destra rispettando il sormonto studiato per ottenere la massima copertura utile (vedi figura a destra). INSTALLAZIONE Le distanze suggerite possono essere variate a seconda delle necessità di installazione INTERASSE CONSIGLIATO PENDENZA MINIMA DIREZIONI DI POSA DELLE LASTRE SORMONTO 24

da fissare con : CP00N da fissare con : CP00N Lunghezza Lunghezza utile Lunghezza Lunghezza utile da fissare con : CP00N Lunghezza Lunghezza utile Lunghezza Lunghezza utile da fissare con : CP00N CSCP - COLMO SUPERIORE È composto da un unico elemento che permette il raccordo tra due falde contrapposte del tetto, che arriveranno ad un’intersezione proprio in corrispondenza della “linea di Colmo”. Le onde del Colmo, presenti su entrambi i lati, andranno a sormontare perfettamente il profilo della lastra sottostante per garantire la migliore continuità di copertura. Si consiglia il fissaggio del colmo su ogni onda laterale con cappellotto dotato di guarnizione e viti VTA130 per strutture in metallo o VTL130 per strutture in legno. CDCP - COLMODIAGONALE Il Colmo diagonale permette il raccordo tra le diverse falde laterali o frontali in corrispondenza della linea di Colmo inclinata del tetto. Le finiture laterali del Colmo diagonale presentano uno sviluppo lineare per il fatto che dovranno essere sagomate durante la posa in opera a seconda dell’inclinazione delle falde da raccordare. Si consiglia il fissaggio del colmo diagonale su ogni onda con cappellotto dotato di guarnizione e viti VTA130 per strutture in metallo oVTL130 per strutture in legno. CTCP - COLMO TERMINALE Il Colmo terminale è un accessorio di rifinitura che permette la chiusura finale del colmo superiore e/o del colmo diagonale. Per uncorrettomontaggiodi questoelementooccorreposizionarlo sottoal colmoche si va a rifinire (per evitare infiltrazioni d’acqua) e fissarlo in testa con viti VTA130 oVTL130. CYCP - COLMO 3 VIE Il Colmoa3viepermette il raccordo tra il colmosuperioree i colmi diagonali. Per un correttomontaggio di questo elemento occorre posizionarlo sotto al colmo superiore che si va a rifinire; la divaricazione inferiore dovrà sormontare i colmi diagonali, permettendo la posa in opera degli stessi con un angolo variabile. Fissare tutti i sormonti in testa con viti VTA130 oVTL130. CMCP - SCOSSALINA DI RACCORDOMURALE Elemento che permette il raccordo tra il piano inclinato (falda) ed il piano verticale (parete). La scossalina di raccordo murale per la lastraCoppo è formata da una parte leggermente curvata, che deve essere fissata e siliconata al muro, e da onde laterali che dovranno sormontare la lastra di copertura per assicurare il deflusso delle acque. 190 1740 160 1570 380 1740 160 1570 200 210 125 280 550 425 ACCESSORI 1620 125 200 1560 da fissare con : CP00N 200 440 125 320 Lunghezza Lunghezza utile 25

ESEMPI DI APPLICAZIONE LASTRA COPPO 26

TERRA NATURALE RUVIDO TNR FIRENZA ANTICA ANF SIENA ANTICA ANS VENEZIA ANTICA ANV 65 sormonto mm. 55 Copertura utile mm. 960x2030 Larghezza mm. 1015 Passo mm. 195 mm. 100 mm. 55 Lunghezza - mm. 2130 Lunghezza utile - mm. 2030 Larghezza utile - mm. 960 Larghezza - mm. 1015 CARATTERISTICHE DIMENSIONALI * Test con supporti amm690. Carico applicato al centro della lastra e distribuito su tutta la sua larghezza. ** Test con supporti amm1000. Carico applicato al centro della lastra e distribuito su tutta la sua larghezza. LASTRA RUSTICA PENDENZA MINIMA DI POSA 20% (11°) COLORI MISURA UNICAmm. 1015x2130 Larghezza Lunghezza Copertura utile Passo Altezza profilo Spessore Peso Finitura superficiale Colore superficie inferiore Carico di rottura a 20° C* Carico di rottura a 20° C** mm. 1015 ± 10 mm. 2130 ± 10 mm. 960x2030 ± 5 mm. 195 mm. 65 mm. 2,4 ± 0,2 Kg/m2 4,50 ± 5% Ruvida Beige Kg 530 Kg 250 27

28 Le distanze suggerite possono essere variate a seconda delle necessità di installazione 69 cm (carico di rottura 530 Kg/m2) mm. 690 20% (11°) 1 2 3 4 5 6 sormonto obbligato STRUTTURA PORTANTE E INTERASSI Il sistema di arcarecci da predisporre per la Lastra Rustica dovrà essere progettato con distanze precise legate al passo della lastra e alla distanza tra i fissaggi. Il primo arcareccio, in corrispondenza della linea di gronda, dovrà sempre essere posizionato a cm.10/15 dalla fine della lastra. La misura dello sporto verrà individuata in base al posizionamento degli ancoraggi per la gronda. I successivi arcarecci avranno un interasse di cm. 69 (per ottenere un valore di carico di rottura della lastra di 530 Kg/m²) o di cm. 100 (per ottenere un valore di carico di rottura della lastra di 250 Kg/m²) come indicato nelle figure a destra. Per lamigliore esecuzione dei lavori di copertura occorrerà verificare prima dell’inizio dell’installazione delle lastre le relative quote dei fissaggi. SORMONTI E PENDENZE Il sormonto longitudinale delle lastre deve essere posizionato mantenendo la continuità estetica della copertura; la lastra deve essere posata su quella inferiore in corrispondenza del dente individuabile sopra l’ultima fila di onde. La pendenza minima consigliata per la posa in opera della Lastra Rustica è del 20% (11°). DIREZIONE DI POSA DELLA LASTRA La Lastra Rustica deve essere posata da sinistra a destra rispettando il sormonto studiato per ottenere la massima copertura utile (vedi figura a destra). 1o arcareccio 90/85 cm linea di gronda 2o arcareccio 3o arcareccio 100 cm (carico di rottura 250 Kg/m2) 59/54 cm linea di gronda 10/15 cm 2o arcareccio 3o arcareccio 69 cm 1o arcareccio mm. 1000 4o arcareccio INTERASSE CONSIGLIATO PENDENZA MINIMA DIREZIONI DI POSA DELLE LASTRE SORMONTO DIREZIONE DI POSA INSTALLAZIONE

200 210 125 280 425 550 L’ installazione delle guarnizioni per colmo della Lastra Rustica è un’operazione molto semplice, che permette una perfetta tenuta del colmo in corrispondenza delle onde laterali. Prima di forare il colmo e le lastre, accertarsi, presentandole, che le varie parti del tetto siano perfettamente accoppiate. • Le guarnizioni devono essere applicate tra la lastra e la parte inferiore del colmo; si consiglia di posizionare la guarnizione il più vicino possibile al bordo esterno per consentire lamassima compressione e quindi lamigliore impermeabilizzazione della copertura (fig. 1). • Montaggio della guarnizione: pulire bene la superficie della lastra con un prodotto non aggressivo, rivolgere il lato adesivo della guarnizione verso la lastra, e, dopo averne rimosso la protezione, fissarlo con una lieve pressione (fig. 2). • Posizionare il colmo sopra la guarnizione e forarlo con una punta da 10 mm. ATTENZIONE: per ottimizzare la tenuta d’acqua il foro deve essere efettuato in corrispondenza della parte superiore dell’onda della Lastra Rustica ed in mezzo alla guarnizione (fig. 3). • Fissare colmo, guarnizioni e lastra alla struttura portante con un cappellotto piano con viti damm. 150 (fig. 4). da fissare con : CU00N da fissare con : CP00N Lunghezza Lunghezza utile da fissare con : CP00N Lunghezza Lunghezza utile Lunghezza Lunghezza utile Lunghezza Lunghezza utile 1620 125 200 1560 200 440 125 320 da fissare con : CP00N 130 430 1650 1550 CSAM - COLMO SUPERIORE (UNIVERSALE) È composto da un unico elemento che permette il raccordo tra due falde contrapposte del tetto che arriveranno ad un’intersezione proprio in corrispondenza della “linea di colmo”. Il colmo ha bordi rettilinei quindi, per un accoppiamento corretto senza luce tra lastra e colmo, dovrà essere interposta tra questi una speciale guarnizione, sotto descritta, con la stessa forma delle onde della lastra. Si consiglia di fissare il colmo in corrispondenza delle onde della lastra, con cappellotto piano CU00N e viti VTA6150 per strutture in metallo o VTL6150 per strutture in legno. CDCP - COLMODIAGONALE Il Colmo diagonale permette il raccordo tra le diverse falde laterali o frontali in corrispondenza della linea di Colmo inclinata del tetto. Le finiture laterali del Colmo diagonale presentano uno sviluppo lineare per il fatto che dovranno essere sagomate durante la posa in opera a seconda dell’inclinazione delle falde da raccordare. Si consiglia il fissaggio del colmo diagonale su ogni onda con cappellotto dotato di guarnizione e viti VTA130 per strutture in metallo o VTL130 per strutture in legno. CTCP - COLMO TERMINALE Il Colmo terminale è un accessorio di rifinitura che permette la chiusura finale del colmo superiore e/o del colmo diagonale. Per un corretto montaggio di questo elemento occorre posizionarlo sotto al colmo che si va a rifinire (per evitare infiltrazioni d’acqua) e fissarlo in testa con viti VTA130 o VTL130. CYCP - COLMO 3 VIE Il Colmoa3viepermette il raccordo tra il colmosuperioree i colmi diagonali. Per uncorrettomontaggiodi questoelementooccorre posizionarlo sotto al colmo superiore che si va a rifinire; la divaricazione inferiore dovrà sormontare i colmi diagonali. Fissare tutti i sormonti in testa con viti VTA130 o VTL130. 1 3 4 2 lato adesivo GLRU15 - GUARNIZIONE PER COLMO 50x115x1520 Questi accessori sonoprogettati per essere installati tra il profilo e la superficie inferiore del colmo tale da garantire una maggior tenuta all’acqua e all’aria. Vedi consigli per la posa a fondo pagina. (Dotate di pellicola adesiva per il fissaggio). ACCESSORI INSTALLAZIONE DELLE GUARNIZIONI AL COLMOUNIVERSALE 29

ESEMPI DI APPLICAZIONE LASTRA RUSTICA 30

TERRACOTTA TC MARRONE SCURO MS TERRACOTTA OPACO TOP BLU ARDESIA BA 50 Copertura utile mm. 1000x2000 Larghezza mm. 1070 Passo mm. 200 sormonto mm. 70 CARATTERISTICHE DIMENSIONALI * Test con supporti amm495. Carico applicato al centro della lastra e distribuito su tutta la sua larghezza. PENDENZA MINIMA DI POSA 25% (14°) COLORI mm. 80 mm. 250 Lunghezza mm. 2080 Lunghezza utile mm. 2000 Larghezza utile mm. 1000 Larghezza mm. 1070 mm. 70 MISURA UNICAmm. 1070x2080 Larghezza Lunghezza Copertura utile Passo Altezza profilo Spessore Peso Finitura superficiale Colore superficie inferiore Carico di rottura a 20° C* mm. 1070 ± 5 mm. 2080 ± 5 mm. 1000x2000 ± 10 mm. 200 mm. 50 mm. 2,5 ± 0,2 Kg/m2 4,60 ± 5% Goffrata Beige Kg 350 LASTRA TEGOLA SPESSORATA 31

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